Il 20 dicembre 1989 la Romania è sull’orlo della rivoluzione. Le strade sono piene di dimostrazioni, gli studenti deridono il regime con l’arte e gli spettacoli di Capodanno glorificano Ceaușescu. Eppure, nel disagio delle loro case senza riscaldamento, le famiglie sono alle prese con conflitti personali e con l’onnipresente polizia segreta. Sei vite apparentemente scollegate s’intersecano in modi inaspettati. Mentre le tensioni raggiungono il punto di ebollizione, le unisce un momento esplosivo che culmina nella drammatica caduta di Ceaușescu e del regime comunista.
Sono sempre stato interessato al concetto dell’adesso, in particolare quando riguarda un adesso storico, un singolo momento nel tempo che collega tutti a una coscienza comune. Alcuni di questi momenti sono cruciali cambiamenti di paradigma storico, come la rivoluzione rumena, che è stata forse, se non la prima, la rivoluzione con la maggiore copertura televisiva della storia. Volevo però affrontare quest’argomento dalla prospettiva microscopica delle persone comuni, piuttosto che con uno sguardo dall’alto verso il basso. Il mio obiettivo era ricreare quel momento in cui il cambiamento si è verificato senza che lo si notasse, un cambiamento che ha completamente cancellato una dittatura, aprendo la strada a dignità e libertà. Questo film offre una visione sinfonica di un evento storico che nei nostri film è stato forse rappresentato troppo spesso attraverso un’unica lente.