Sono donne. Sono madri. Sono detenute che stanno scontando lunghe pene in una prigione in Cile. I figli crescono lontano da loro, ma rimangono nei loro cuori. In prigione trovano l’affetto delle altre detenute che condividono la loro stessa esperienza. Il sostegno reciproco tra queste donne diventa una forma di resistenza ed emancipazione. Malqueridas ricostruisce le loro storie attraverso le immagini che loro stesse hanno girato con i cellulari vietati dentro la prigione, recuperando la memoria collettiva di una comunità dimenticata.

Il film contiene una memoria collettiva che solleva una domanda sul valore delle immagini: creare immagini significa appropriarsi della realtà e farla propria.

Serata speciale SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLA CRITICA
Premio Autrici Under 40 Valentina Pedicini - Menzione speciale per il montaggio
Gran Premio IWONDERFULL Settimana Internazionale della Critica
Premio Mario Serandrei - Hotel Saturnia per il miglior contributo tecnico

Interviene la direttrice dell’Istituto Cervantes Ana Navarro Ortega